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Madre Natura Educamp: vivere l’esperienza indigeno-primitiva in Italia

Madre Natura Educamp

 Hiva è una bambina Rapa Nui di dieci anni. Mi racconta che ama immergersi nell’oceano e catturare prede ambite, come il polpo. C’è un accordo tacito tra i due, la caccia sarà rispettosa. Hiva non teme l’oceano, non ha paura dei suoi abitanti, cammina scalza verso la costa e non le importa del fango sotto i piedi. Ogni animale che caccia, come i pesci che cattura con l’antica tecnica delle pietre, verrà ringraziato ed onorato. Anche l’isola e gli spiriti che la abitano verranno ringraziati secondo le antiche usanze. Sul fuoco serale, acceso per cucinare il pasto della famiglia, il primo pesce verrà offerto agli spiriti degli avi con una preghiera pronunciata dall’anziano della cerchia.
In questa maniera si tramandano tradizioni, fatte di rispetto reciproco e conoscenza della natura.

Cultura indigena: una via per riscoprire antiche conoscenze

Il divario culturale che avverte chi entra in contatto con i popoli indigeni è grande. Ma ciò che più si percepisce è la sensazione che ci sia una saggezza arcaica che ne motiva ogni azione.

Come possiamo sperimentare nella nostra società quel rapporto simbiotico con la comunità e la natura? Difficile, quando i gruppi familiari e il villaggio sono estesi a interi quartieri di anonime città e la vita urbana sembra assorbire la maggior parte del tempo dei cittadini.

La crescente necessità di stare più in contatto con la natura e il riscoprire le tradizioni del territorio è testimoniata da molte iniziative e associazioni locali che puntano a valorizzarli. Il bisogno di riappropriarsi di una vita più autentica che risponda alle proprie necessità di benessere, invece che imposte dagli schemi sociali occidentali, incoraggia un percorso individuale che alcuni hanno avviato da tempo, e molti altri stanno iniziando a fare.

Madre Natura Educamp: l’esperienza indigeno-primitiva in Italia

Madre Natura Educamp è una realtà italiana che porta l’esperienza indigeno-primitiva in un centro educativo outdoor con campi residenziali e corsi. Un invito a far avvicinare bambini e ragazzi alla natura vissuta esperienzialmente in maniera comunitaria, esteso anche agli adulti attraverso Campi genitori/figli e Corsi di sopravvivenza primitiva.

Il grande tepee bianco, che accoglie ogni estate giovani da tutta Europa nella sede presso il Castello di Sorci ad Anghiari, sembra testimoniare il rispettoso sodalizio con le culture indigene del pianeta. Perché è dall’incontro con uno dei fondatori che nasce questa connessione.

Luca Oss Cech e il legame con i popoli indigeni

Luca Oss Cech, Istruttore e Formatore istruttori di Sopravvivenza, Educatore e Guida Ambientale italo-canadese, ha avuto fin da piccolo l’opportunità di vivere esperienze nel mondo naturale e nelle riserve indiane del Canada, dove molti territori sono ancora caratterizzati da una natura selvaggia e i discendenti delle Prime Nazioni mantengono vivo l’antico rapporto con essa. Insegnamenti e racconti che parlano di un legame spirituale tra ogni essere vivente e l’ambiente, capace di farsi presente e interagire con sottili forme di comunicazione.

Anni dopo, durante un viaggio nell’Amazzonia venezuelana, Luca ha consolidato il suo legame con i popoli indigeni entrando in contatto con una tribù amazzonica difficile da raggiungere, ma che per quelle coincidenze della vita o sincronie, ha potuto incontrare dopo cinque giorni di navigazione fluviale.
Ed è qui che conducono le loro vite alcune tra le tribù di nativi contemporanei, custodi e conoscitori dell’habitat, a un passo dalla civiltà moderna. Quella del progresso ma anche dello “slash and burn“, il taglia e brucia che rende sterile almeno 12.000 kmq all’anno di foresta, dell’alienante scatola magica (il televisore) e che pretende denaro e non più baratto per ottenere beni come il carburante per le imbarcazioni, costringendo gli indios a lavorare in attività legate all’estrazione di risorse naturali e a vendere le loro terre.

L’importanza della tribù native per l’ecosistema

Tra l’assordante grido che urla ingiustizia e l’indifferenza dei governi, le lotte, le associazioni e le troppe morti di attivisti, le tribù native continuano ad esistere, per fortuna o grazie agli equilibri che le rendono indispensabili per gli ecosistemi di cui fanno parte e dove hanno un ruolo importante nella conservazione della biodiversità e nella tutela ambientale.
Entrare in contatto con la loro cultura, le pratiche tradizionali e la loro forma mentis è un’esperienza che ti tocca per sempre, come testimonia Luca. Perché oltre alle diversità culturali, si resta meravigliati dalle conoscenze profonde e secolari che hanno dell’ambiente naturale, del materiale e dello spirituale. Si scopre come i loro sensi siano estremamente sviluppati, sebbene studi scientifici lo testimoniano da tempo, e che la stretta connessione tra gli individui di una tribù si manifesti anche con forme di percezioni extrasensoriali come la telepatia.

La fisica quantistica e la sua relazione con alcune pratiche ancestrali

Oggi la fisica quantistica può darci alcune risposte su fenomeni che prima di questi studi non avevano spiegazione o ignoravamo, offrendoci molte idee affascinanti e ancora non comprese sul funzionamento del mondo a livello subatomico. Non solo, la fisica quantistica presenta punti in comune con lo sciamanesimo, da sempre esercitato in molte culture tradizionali e tribù in tutto il mondo. Pratiche ancestrali e studi scientifici forniscono una prospettiva unica e complementare sulla realtà, avvicinando la rigorosa metodologia scientifica con la saggezza antica e la conoscenza spirituale. Non-località, realtà multidimensionale, connessione alla natura e ruolo della mente sono alcuni dei punti di connessione tra questi due approcci agli antipodi.

Dopo essersi confrontato con queste realtà Luca Oss Cech è certo che unire i due mondi, quello indigeno e quello dell’uomo tecnologico, non solo è possibile, ma andrà a beneficio di tutti, permettendo un ulteriore salto evolutivo per l’essere umano.

Perché la consapevolezza individuale dei mezzi e delle risorse presenti nel proprio habitat ci restituisce quella libertà che abbiamo barattato in cambio di molteplici servizi, che se da una parte ci permettono di condurre una vita apparentemente più confortevole, dall’altra ci hanno reso quasi totalmente dipendenti dal sistema che li gestisce.

Gli educampi di Madre Natura EduCamp

Da questo intento di fusione di culture e conoscenze prende forma Madre Natura EduCamp, fondata da Luca Oss Cech e Silvia Matteucci, educatrice specializzata in Comunicazione e Relazioni interpersonali, interpersonali, in tecniche di meditazione e rilassamento e insegnante di Biodanza.
Gli Educampi residenziali estivi e i corsi di sopravvivenza organizzati sia nella sede Toscana che in Romagna in collaborazione con Macrolibrarsi nella Fattoria dell’Autosufficienza, perla italiana per quanto riguarda l’ecologia applicata, sono un’opportunità imperdibile per vivere delle esperienze a 360°. Esperienze che possono essere definite olistiche nel nostro territorio fatto anche di boschi, fiumi, monti, che ha ancora tanto da darci e che possiamo riscoprire, perché farlo significa dare un nuovo sguardo all’ambiente naturale che ci circonda e al nostro ruolo sul pianeta.

Attività mirate ed esperienze pratiche

Madre Natura EduCamp

Madre Natura EduCamp, Edu campi natura residenziali

Un’occasione per scoprire e mettere a frutto i propri talenti con attività mirate, avvicinarsi alla terra, permettere che i bambini siano liberi per qualche giorno di stare a stretto contatto con Madre natura dormendo nella propria tenda, di mettere le mani nella creta, entrare in contatto con gli alberi e gli animali, imparare a muoversi nel bosco, rispettare gli altri e l’ambiente, imparare tecniche meditative e di telepatia indigena, riscoprire la bellezza del contatto fisico,  la libertà di muovere il proprio corpo ed entrare in contatto con le proprie emozioni. Per terminare le giornate seduti attorno al fuoco sotto il cielo stellato a suonare, cantare o a raccontarsi storie come ancora fanno i popoli nativi in ogni parte del pianeta.

Conoscenze indigeno-primitive messe in pratica

In Madre Natura EduCamp le professionalità e la preparazione degli educatori hanno permesso di sviluppare un progetto che ha radici nelle conoscenze indigeno-primitive e che si estende a quelle didattiche, scientifiche e tecnologiche.

La promessa è di ritornare a casa sensibilizzati, arricchiti con tecniche che si potranno continuare a praticare e approfondire, ritemprati dal contatto con la natura e dallo stile “pulito” di vivere e mangiare, lasciando da parte qualche tempo telefoni e orologi per seguire i ritmi biologici, riconoscerli e riprenderli.

Bastano pochi giorni per riappropriarsi di un’identità più intima di esseri umani dai molteplici talenti e con un compito importante, quello di custodire una madre che è casa, fonte di sostentamento e maestra di equilibrio, armonia e bellezza: madre natura.

Salto evolutivo

Il testo che segue è la ricetta di Luca per un salto evolutivo, una formula che punta all’unione tra l’approccio indigeno e lo sviluppo tecnologico. Un’idea ambiziosa per raggiungere un futuro sostenibile e in armonia con l’ambiente, dove la combinazione delle conoscenze e delle tecnologie moderne con la saggezza delle culture indigene potrebbe aiutare a creare un futuro più equilibrato e sostenibile per tutti.

RICETTA PER UN SALTO EVOLUTIVO, di Luca Oss Cech.

Se l’Umanità tecnologica attuale,  unisse la conoscenza ed esperienza (sia nel bene che nel male) che ha accumulato in questo lunghissimo percorso di distacco dalla Natura,  alla conoscenza ed esperienza dei popoli indigeni attuali,  per poi prendere questa miscela ed utilizzarla principalmente attraverso l’approccio indigeno ovvero; agire con la consapevolezza di appartenere ad un Eco sistema=  così da vedere l ’Umanità compiere un salto evolutivo, tornando ad essere custodi dell’habitat in armonia e con innovazione.

Madre Natura Educamp Asd si inserisce con le sue attività in questo flusso e obiettivo di aiutarci a fare questo salto: Pronti a volare verso il Futuro senza sradicarsi!

Contatti Madre Natura EduCamp

Trovi tutte le informazioni dettagliate sulle attività dell’ASD Madre Natura EduCamp e sugli educatori, istruttori e volontari che la compongono sul sito web ufficiale: https://madrenaturaeducamp.it/

Fonti

“The Benefits of Nature Experience: Improved Affect and Cognition” di Gregory N. Bratman, J. Paul Hamilton, Kevin S. Hahn, Gretchen C. Daily e James J. Gross (2015) – Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0169204615000286

“The health benefits of the great outdoors: A systematic review and meta-analysis of greenspace exposure and health outcomes” di Danielle F. Shanahan, Richard A. Fuller, Kevin J. Gaston, Danielle Stapleton, Peter H. Wilson, and Cecily Maller (2015).

“Indigenous Peoples and the Sustainable Development Goals” di Lourdes Tibán Guala e Claire Porthouse (2017)

“Indigenous Science: Implications for Science Education” di Leroy Little Bear (2000)

“La meravigliosa trama del tutto. Saggezza indigena, conoscenza scientifica e gli insegnamenti delle piante” di Robin Wall Kimmerer.

“La danza dei maestri Wu Li. La fisica quantistica e la teoria della relatività spiegate senza l’aiuto della matematica” di Gary Zukav.

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